Festival di Sanremo 2016: fatti e misfatti

Sanremo: canzoni e non solo.



«Buonasera e benvenuti al 66° Festival della Canzone Italiana» con queste parole, alle 21:12 di martedì 9 febbraio 2016 Carlo Conti apre la nuova edizione del Festival di Sanremo.


Festival di Sanremo: fatti e misfatti

La scenografia

Una scenografia firmata dall’architetto Riccardo Bocchini con un palco essenziale ma mai banale. Anche quest’anno, niente fiori naturali ad accogliere gli artisti, poiché
Lo sbocciare del fiore – spiega l’architetto – è rappresentato in maniera subliminale: dall’apertura sull’asse orizzontale del sipario in ledwall prima concavo e poi convesso, e dall’apertura sull’asse verticale del sipario Kinetic polarizzato
. La scala, invece, la fa quasi da protagonista, reinterpretata dallo stesso Bocchini «Questo elemento scenografico ci permetterà di trasformare la scena nella forma, nelle atmosfere e nei colori, “personalizzandoli” per ogni artista». 

Le sculture in policarbonato artistico realizzate dallo scultore Davide Dall’Osso impreziosiscono ulteriormente la scenografia, creando un perfetto connubio tra le due arti.

I co-conduttori

Festival di Sanremo: fatti e misfatti
Quest’anno hanno fatto en plein: c’è il bello, la bellissima e la simpatica (che poi a dirla tutta, anche in fatto estetico non ha nulla da invidiare agli altri due).
Madalina Ghenea fa il suo ingresso sul palco dell’Ariston avvolta da un abito tigrato che lascia tutti senza fiato. Che fosse bella come il sole lo si sapeva già, ma che fosse anche disinvolta e spigliata è stata una piacevole sorpresa. La modella rumena sa cosa deve dire, dove deve guardare e come deve muoversi. Insomma, la ragazza ha studiato, si è preparata al meglio e si vede.
Virginia Raffaele veste per tutta la serata i panni di una simpaticissima Sabrina Ferilli. Sciolta, sicura di sé ed irresistibile, la Raffaele non manca di farci ridere e sorridere già dal suo primo ingresso «Si lamentano perché la presenza di Elton John sarebbe uno spot al matrimonio gay. E quando arrivano i Pooh allora che è, 'na marchetta all’INPS?».

Pollice non proprio in su, invece, per il bello e tenebroso Gabriel Garko, presentato da Carlo Conti come un “grande attore”. Emozionato, teso come una corda di violino, ha provato ad essere disinvolto (raccontando anche della pillola per il mal di pancia), ma gli è andata male. Occhi sempre fissi sul gobbo, errori di lettura e un po’ troppo impacciato per uno che ne ha avuto di tempo per prepararsi. Massacrato sui social ma particolarmente apprezzato dalle donne in sala munite di binocolo, Garko dovrà sudare non poco per rifarsi nelle serate successive.

Gli ospiti

Il primo ospite della serata è Giuseppe Ottaviani, classe 1916, campione dell’atletica italiana che tuttora gareggia nella categoria riservata agli atleti over 95. Il signor Ottaviani racconta la sua passione per lo sport, spiegando che ancora oggi si allena tre volte a settimana insieme a sua moglie.

Alle 21:59, dopo 23 anni da “La Solitudine”, Laura Pausini torna sul palco dell’Ariston con un medley dei suoi successi. Agitatissima (tanto che Carlo Conti le porta un bicchier d’acqua, causa salivazione azzerata) ma brillante e solare come solo la Pausini riesce ad essere. Simpatica e spontanea, dimostra la sua sincera gioia di ritrovarsi a Sanremo. Emoziona tutti nel duetto con la Laura del 1993 e poi col singolo tratto dal suo nuovo album “Simili”.
Il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo fa per la prima volta ingresso sull’Ariston in occasione dei 25 anni di carriera. Regalano al pubblico il piccolo sketch di Pdor (tratto da Tel chi el telun) leggermente rivisitato per l’occasione e ricevono il premio Città di Sanremo. «Nozze d’argento. Qual è il segreto?» chiede Conti. «Letti separati» risponde divertito Giacomo.
L’atteso e discusso arrivo di Elton John a Sanremo 2016 non delude le aspettative. Si crea un’atmosfera quasi surreale intorno alle note di “Your song” e “Sorry seems to be the hardest word”, interpretate magistralmente. Sir Elton John parla con Carlo Conti, racconta un po’ di sé, di come si sente fortunato ad avere quello che ha. Non si aspettava di poter diventare un giorno papà… E poi saluta tutti con “Blue wonderful” e se ne va.

È ora il turno di Maitre Gims, rapper francese nato in Congo, che si esibisce nel tormentone “Est-ce que tu m’aimes”. Riceve il disco di platino anche se in cambio non fa provare i suoi occhiali a Carlo Conti.
Ultime ospiti della serata Anna Foglietta e Kasia Smutniak, chiamate a promuovere “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, il film che le vedrà protagoniste. Le due si cimentano, insieme al conduttore, in un teatrino fatto di messaggini sul cellulare e risatine un po’ forzate che termina in una dimostrazione delle notevoli capacità canore della Foglietta.


La gara

Durante la serata di apertura del Festival si sono esibiti i primi 10 big e i telespettatori hanno già iniziato ad esprimere le loro preferenze. Seppur si tratti di classifiche provvisorie, i quattro a rischio eliminazione sono i Bluvertigo, probabilmente penalizzati da un Morgan la cui voce non è riuscita ad andare oltre la prima fila della platea; Irene Fornaciari, con una canzone che mostra il dramma dei profughi siriani; i Dear Jack, col nuovo cantate Leiner Riflessi che ha sostituito Alessio Bernabei, anche se non risultano tra i preferiti, si consolano vedendo il loro brano tra le vette di iTunes; Noemi questa volta la si scopre tra i nomi a rischio eliminazione con sorpresa di tutti. Il suo brano, scritto da Marco Masini, meriterebbe un posto decisamente più in alto, ma la gara è ancora lunga ed è ancora tutto da decidere.
Quelli che apparentemente possono dormire sonni più tranquilli, sono invece Arisa, Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, Rocco Hunt, Stadio, Lorenzo Fragola ed Enrico Ruggeri